Festeggiamenti finali al termine della seconda vittoria stagionale, i lupi conducono cinque vittorie a due contro il Catanzaro

Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso (Nelson Mandela)

Ci permettiamo ancora una volta di scomodare - anche un pò per scaramanzia se vogliamo -  la leggenda del popolo sudafricano: Nelson Mandela, per raccontarvi il secondo brindisi stagionale dell’Avellino Rugby, che quest’oggi al Manganelli ha piegato la resistenza di un coriaceo Catanzaro, avendo la meglio con il risultato di 26-12, quattro mete per i lupi verdi dell’Irpinia, tre delle quali griffate dal giocatore più rappresentativo della breve storia dell’ovale avellinese, vale a dire Roberto De Luca che si regala così come contro i cugini Wolves una pregevole tripletta, la quarta firma sul tabellino invece l’ha scritta Antonio De Mattia (altra scena analoga al derby) decretata meta tecnica dal direttore di gara per un placcaggio al collo poco prima che il Kurt Cobain atripaldese depositasse l’ovale aldilà della fatidica linea bianca, sempre De Luca, confermandosi anche un abile cecchino, ha realizzato tre dei quattro calci a seguire, due invece le segnature per gli ospiti entrambe nella prima frazione di gioco. Il team del Presidente Roca, ci teneva a chiudere in bellezza questo 2013, ricco di soddisfazioni nella prima parte dell’anno, un pò avaro nella seconda, le molte partenze di tanti protagonisti dello scorso anno, i tanti volti nuovi che si sono aggiunti ad inizio stagione, qualcuno di cui destinato a ricoprire ruoli di vitale importanza, ha sicuramente ridimensionato le aspettative, ma non per questo ha fatto perdere di coraggio i biancoverdi, che piano piano stanno risalendo la china e siamo convinti che alla ripresa delle ostilità, prevista per il 2 febbraio, avranno ancora da dire qualcosa a questo campionato. Le due vittorie al giro di boa, hanno fruttato dieci punti, hanno così consentito di annullare la penalità di -8 e quindi di agguntare il terz’ultimo posto (2 punti) in graduatoria, superando proprio i giallorossi di Calabria fermi ad 1 (penalità di -4). Vittoria che fa morale quindi oltre che classifica, che al di là dei singoli ha visto finalmente l’intera squadra disputare una buona prestazione, meritando pienamente di mettere in cassaforte l’intera posta in palio.

La Partita

Rispetto alla vigilia, mister Caliano ed il direttore tecnico Bianco, sono costretti a rinunciare al giovane Simeone, colto da un imprevisto dell’ultim’ora, rispetto alla gara contro il Rugby Salerno, cambia la prima linea, composta da Barbarisi e Sellitto accompagnati dal tallonatore Petruzziello, seconde linee confermate, composte da Balletta e Mernone,fiducia al veterano Capasso (flanker destro) e al riabilitato G.De Mattia (flanker sinistro) con Bob De Luca al centro, immutata anche la mediana composta dalla pulce Gaita e dal rosso Lombardi, De Mattia junior invece passa al primo centro, Iannaccone rimane secondo, ali Raosa ed il duttile Vietri, chiude all’estremo l’eterno Pericolo. Buona la cornice di pubblico che ha assiepato il parco cittadino, composta da tanti interpreti che hanno vestito la casacca biancoverde, il quale  per diversi motivi sono costretti a non poterla(almeno per ora) più indossare, ma che comunque hanno voluto incitare i compagni di squadra, parliamo del padovano Forino, del bolognese Urciuoli dei fratelli De Prizio, dell’infortunato Montefusco, del romano Fiore, nonostante il dicembre inoltrato un pallido sole ha riscaldato il centinaio di presenti. Gara diretta dal portafortuna torrese Carlo Esposito (lo stesso della vittoria contro i Wolves). L’inizio, come tanti in questa prima parte del torneo, è ancora una volta da dimenticare, lupi ancora con la testa negli spogliatoi, ospiti che appaiono subito in palla, trascorrono due minuti e ventisei secondi questa volta per capitolare, un tardivo riposizionamento della difesa sulla 3/4 lascia un buco libero sfruttato prontamente dai calabri che siglano così la prima meta di giornata, convertita anche dal calcio a seguire, 0-7. Contrariamente ad altre partite, questa volta la reazione dei lupi è imminente, De Luca, suona la carica, grazie al prezioso apporto del mediano di mischia Vc. Gaita, una serie di pick and go, provati dal pack di mischia, guidati dal grintoso Barbarisi costringono gli ospiti a difendersi alla stregua, al 6′ arriva il meritato premio, con il prima prodezza di De Luca, il biondo finger pass serinese, scorge uno spigolo non presidiato sulla dx e va a bersaglio, non fallendo neanche il calcio susseguente alla meta, 7-7. Avellino c’è ancora, e continua a stazionare nei pressi dei cinque metri giallorossi, che spesso e volentieri sono costretti all’infrazione o, ma che comunque riescono a non prenderle, non rinunciando a qualche sporadico contrattacco, ci vuole ancora una scorribanda di De Luca per cambiare il risultato, ma questa volto il grosso lo fa capitan Pericolo, che trova un varco sulla sx fuga di venti metri, prima di accentrarsi e servire l’accorrente numero dieci irpino che questa volta deve solo appoggiare senza alcun ostacolo, pecca questa volta nella mira, 12-7. A questo punto, gli irpini, si concedono un’altra ingiustificata pausa, arretrando il baricentro, ospiti con coraggio provano a riaprire la contesa, al 30′ ci provano dalla piazzola senza fortuna, mentre al 34′ trovano la seconda meta, attaccando con insistenza il lato destro, segnando sulla buca d’angolo, calcio non trasformato, le due squadre sono nuovamente in parità, 12-12. Prima della fine del tempo, da segnalare una sortita di De Mattia junior, che semina zizzaina nella difesa calabrese che in qualche modo, riesce a salvarsi da una nuova segnatura, con interventi al limite del regolamento. Il duo Caliano&Bianco, effettua la prima modifica, sostituendo Lombardi, gli subentra la roccia Spiniello, il quale va ad occupare il posto di De Luca in terza, mentre quest’ultimo passa all’apertura. La mossa coglie subito i primi frutti, al 1′ infatti sempre De Luca, servito da Gaita, buca al centro abbattendo una guardia, firmando la terza delizia odierna, ottava stagionale, incaricandosi anche della trasformazione, 19-12. Tre minuti dopo, un eccessivo attacco di foga aggiunta ad un pizzico di nervosismo lo costringe però a rimanere dieci minuti dietro i pali, per uno scambio di vedute con un avversario, non proprio elegante. Seconda mossa dalla panca biancoverde, richiamato l’applauditissimo ed esausto Mernone, gli subentra Calì che passa a pilone, mentre Sellitto va in seconda. Catanzaro prova a riaffacciarsi tra le linee nemiche, ma questa volta Avellino non concede amnesie, anzi al 21′ approfitta di una ripartenza per trovare la quarta meta di giornata che gli consente di guadagnare anche il quinto punto, quello del bonus, Pericolo continua ad inventare con l’apporto dell’onnipresente De Luca, De Mattia junior mette in atto, anche in questo caso come nel primo tempo, la fuga del centro atripaldese viene fermata con un placcaggio giudicato alto, solo che questa volta si trovava nei pressi dell’area di meta, inevitabile la decisione del direttore di gara nel concedere la meta tecnica, De Luca urla 26-12! Terzo ed ultimo cambio tra le file irpine, è un altro giovane di belle speranze a fare il proprio ingresso in campo, il manocalzatese Andrea Imparato, gli fa posto Iannaccone, sempre più in crescita le sue prestazioni, il tabaccaio Vietri passa al secondo centro, Imparato all’ala. Al 32′ una delle azioni più belle dell’incontro, Spiniello si traveste da De Luca, la roccia grottolellese cattura una palla dalla metà campo resistendo ad almeno tre cariche avversarie, la fuga è di quelle che entusiasma il caloroso pubblico, per la velocità e la facilità in cui Spiniello si libera degli agguerriti avversari, sembra riuscire tutto in maniera perfetta con la schiacciata in meta finale, a guastare la festa ci pensa l’arbitro che ha visto (in realtà davvero bene) il piede dell’avanti irpino uscire fuori dalla linea di touche, peccato! Il cronometro scorre velocemente, i ragazzi di mister Fulvio Tolomeo, non sembrano avere più benzina, Avellino amministra agevolmente, ma nei minuti finali, qualcosa s’inceppa nelle menti dei combattenti in campo, si accende un parapiglia in prossimità dei ventidue ospiti, dove vola qualche colpo proibito di troppo, a fatica l’arbitro riesce a portare il tutto alla normalità, ne fanno le spese Balletta e Capasso insieme a due ospiti, costretti a vedere il finale di partita dietro i pali. Finisce qui, 26-12, l’Avellino Rugby, regala un sereno Natale ai propri sostenitori. Soddisfatto della propva dei suoi mister Caliano, che elogia la prestazione del gruppo, condannando l’eccessivo nevosismo dei minuti finali: ” Buona prova quella di oggi, segno che il lavoro svolto in questi ultimi mesi inizia a venire fuori, i nuovi innesti stanno oramai imparando ad entrare nei meccanismi della nostra disciplina, continuando a lavorare sodo, il girone di ritorno ci regalerà qualche altra soddisfazione, non ho capito l’eccessivo nervosismo nella parte finale della gara, spero che queste cose non accadano più, altrimenti saremo costretti a prendere seri provvedimenti disciplinari, per chi cerca di infangare il nostro buon nome - ha poi concluso ricordando i prossimi appuntamenti post natalizi,chiudendo con gli auguri di rito - Se vogliamo continuare a migliorarci, in vista della lunga pausa dobbiamo continuare a lavorare, quindi passate le abbuffate natalizie, insieme a Daniel abbiamo pensato di fare questo nuovo pogramma fino al 7 gennaio, allenamenti mattutini, sabato 28 e domenica 29 dicembre, e sabato 4 e domenica 5 gennaio, concludo augurando a tutti gli amici dell’Avellino Rugby, buone festività“.

La formazione

15 Pericolo 14 Raosa 13 Iannaccone (33′ s.t. Imparato) 12 A. De Mattia 11 Vietri 10 S. Lombardi (1’s.t. Spiniello) 9 Vc. Gaita 8 De Luca 7 G. De Mattia 6 Capasso 5 Mernone (10′ s.t. Calì) 4 Balletta 3 Sellitto 2 Petruzziello 1 Barbarisi. Non entrati Vg. Gaita, Ruggiero e Pagano. (Aerre)

Il mattatore del match Bob De Luca, sempre più capocannoniere dei lupi, con 8 centri
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