Il mediano di mischia, nonchè allenatore dell’Under 20, Carmine Caliano

Tutto pronto per l’atteso match del “Santo Spirito” che vedrà i padroni di casa dell’Avellino Rugby fronteggiarsi contro il Rugby Salerno. Le condizioni meteo non sono incoraggianti, quindi si esclude una gradevole cornice di pubblico, che come nel finire dello scorso campionato, nella passeggiata domenicale al parco cittadino, ammirava con interesse e curiosità le gesta dei protagonisti in campo.

Partita, che come anticipato, vedrà sicuramente gli ospiti favoriti sui padroni di casa, che hanno comunque il compito di riscattare quest’opaco finale di stagione. Il tecnico dei biancoverdi Vincenzo Fico, nell’ultimo allenamento di ieri, svoltosi al Campo Coni sotto una pioggia battente, ha messo sotto torchio i suoi uomini, invitandoli a mantenere alta la concentrazione per l’intera durata dell’incontro,importante elemento che almeno nelle ultime gare, sicuramente è mancato.

Molto probabilmente, farà debuttare altri due giovanissimi dell’Under 20 di Caliano, trattasi della seconda linea Gustavo D’Amelio e del flanker Felice Covone che sostituiranno Scotti e Mensorio entrambi febbricitanti. Non saranno della partita invece il possente Aldarelli, bloccato da un affaticamento muscolare e Barbarisi, sottopostosi in settimana a risonanza magnetica, dove è stata confermata la lesione alla cartilagine del ginocchio, quindi riposo assoluto per almeno quindici giorni.

Niente da fare neanche per Sepe, Porcelli, Vietri e Romano Borriello ancora non al meglio della condizione, oltre a capitan Nastri, in attesa di un ulteriore controllo medico. Problemi anche per Iannaccone, la spalla gli provoca ancora dolore, sicuramente partirà dalla panchina, probabilmente verrà utilizzato solo in caso di estremo bisogno.

Ventidue i convocati. Piloni, Sellitto, Forino e Iandolo, tallonatori Console e Iannaccone, seconde linee Mernone, D’Amelio, Polisi e Barca, terze, De Vita, Liguori, Fiore e Covone, mediani, Caliano, Pericolo e Miele, centri, ali ed estremi Cristian Borriello, Carpinelli, Esposito Alaia, Urciuoli, Cucca e Bronzone. Alla fine della seduta, uno dei veterani della squadra, da quest’anno fresco di patentino, nonchè allenatore dell’Under 20, Carmine Caliano, ha speso due parole in merito al difficile momento che il suo club stà vivendo.

” E’ un momento poco felice per la nostra squadra, qualche sconfitta inattesa di troppo, dopo alcune partite dignitose, contro squadre di rango superiore, dove comunque abbiamo raccolto poco. Volevo però ricordare a chi come me ha iniziato questa avventura dieci anni orsono, ma anche ai più giovani, che il nostro giovane team ha vissuto momenti decisamente peggiori, soprattutto agli inizi, quando si giocava solo per raccogliere le briciole lasciate dagli avversari ; ci accontentavamo di essere ricordati come la squadra più generosa nel terzo tempo; si convincevano i ragazzi a praticare il rugby nelle nostre sortite serali nei pub avellinesi , al fine di raggiungere il numero minimo di giocatori necessario affinché la gara si potesse disputare - ha quindi continuato con gli amarcord, sperando che queste sue parole servano da monito a spronare i compagni di squadra che da qualche domenica sembrano aver smarrito la verve del girone di andata - Potrei continuare ore ed ore con la carrellata di momenti tristi e meno tristi che abbiamo vissuto da quando ci siamo barcamenati in questa avventura, mi limito a rammentare la trasferta di Cosenza del 2003-04, quando affrontammo la prima della classe in un campo immenso, contro 22 avversari e almeno 200 tifosi, eravamo undici di numero (in quei tempi facevano ancora giocare almeno in 11 , prima di sospendere la partita)forse nessuno di noi ricorda il numero di mete subite in quei 80 interminabili minuti, tutti però ricorderanno che sul finire della partita riuscimmo a fare gruppo intorno al capitano - il grande condottiero Enzo Rodia - e tutti ci spingemmo oltre la linea di meta, spesso mi ritornano in mente l’intensità e la durata degli applausi ricevuti dai tifosi di casa.Questi, a mio avviso, dovrebbero essere i ricordi che domani al Parco Santo Spirito devono animare le nostre menti, affinché gli avversari possano, a fine gara, salutare e rispettare veri uomini e veri giocatori di rugby. Giovani fatene tesoro ed esprimete quella stessa nostra voglia di andare in meta, in quella circostanza. - ha infine, esortato ai ragazzi della sua Under 20, molti dei quali domani saranno in prima squadra, di continuare ad allenarsi con impegno e serietà in vista dell’ultimo impegno di campionato - Approfitto dello spazio concessomi, per ricordare ai miei atleti della categoria Under 20 che domenica 22 aprile giocheremo la nostra ultima partita di campionato, sarei lieto di vedervi tutti al Parco Santo Spirito anche solo per un ringraziamento personale dell’avventura che vi ha visto comunque protagonisti, a prescindere dai risultati, e che mi ha inorgoglito e convinto della bontà del tempo investito e di qualche spicciolo, speso per questo meraviglioso sport di squadra.”

Queste le parole di Caliano, un tempo anche capitano dell’Avellino Rugby, con la speranza che davvero siano di buon auspicio, al fine che domani oltre ad una giornata di sport, si assista ad una partita maschia ma corretta, dove chi avrà più birra in corpo, uscirà a braccia alzate dal rettangolo di gioco. (Arom)

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