Il tour de force dell’Avellino Rugby contro le regine del torneo si avvia a conclusione. Domenica alle 14.30 a Parco Santo Spirito è in programma la sesta giornata di campionato che vedrà di fronte i lupi della palla ovale e la Partenope Pomigliano. I rossoblu, stando alla storia ed ai risultati finora conseguiti, possono essere considerati una squadra di seconda fascia, con qualcosina in meno rispetto alle big ma un gradino sopra rispetto ai rimanenti club. In questo senso non deve ingannare la classifica, che relega i partenopei nei bassifondi a tre lunghezze dai biancoverdi ancora fermi al palo. Pomigliano infatti, partita con l’handicap del -8, ha vinto largamente le partite che andavano vinte (contro Wasps e Vesuvio) e – se si esclude la pesante debacle di Benevento – ha perso decorosamente contro Salerno e, soprattutto, domenica scorsa contro la Alcott. Al Leone i cugini napoletani si sono imposti con uno striminzito 0-3 dopo un primo tempo non spettacolare in cui si è registrato un sostanziale predominio territoriale della Partenope ed una ripresa decisa da un fallo su una ruck in seguito al quale è arrivato il più facile dei piazzati per la Alcott. Gara non proibitiva, dunque, quella che attende Nastri e compagni, ma che allo stesso tempo va preparata con la dovuta cura se l’obiettivo vuole essere quantomeno quello di raccogliere i primi punti stagionali. A consigliare un basso profilo sono infatti anche i precedenti. La Partenope Pomigliano – nonostante la decennale storia rugbistica della cittadina campana - è una delle più giovani squadre del torneo, nata nel 2007 da una sinergia con la più blasonata Partenope Napoli. Negli ultimi quattro campionati gli otto scontri diretti tra i due sodalizi hanno sempre parlato napoletano, con i lupi che non sono mai riusciti ad andare a punti. Solo in un caso – che si perde nell’ormai lontano 2003 e contro la eclissata Asr Pomigliano – un Avellino Rugby che muoveva i primi passi sui campi regionali riuscì a contenere gli avversari sul 25-22 e a guadagnare il +1 di bonus del minimo scarto. Sul fronte irpino a tenere banco è la grana defezioni, che tra infortuni e indisponibilità varie, sembra essersi accanita più del solito negli ultimi tempi contro il sodalizio del presidente Roca. Mister Fico – per il quale la gara avrà il sapore speciale di chi si trova avversario della sua città d’origine – dovrà faticare non poco per assemblare una adeguata rosa di convocati se non rientreranno i molti campanelli d’allarme. Ieri, alla ripresa degli allenamenti, sono rimasti fermi ai box gli acciaccati di Torre: Nastri, con un vistoso ematoma all’altezza dell’arcata sopraccigliare, e Bronzone, che ha rimediato quattro punti di sutura al mento. Non si sono allenati nemmeno Iannaccone ed Allocca, oltre a i vari Mernone, Tammaro e Spiniello. In netta ripresa è invece sembrato Liguori, così come Caliano, reduce da una distorsione all’avambraccio che a questo punto sembra del tutto assorbibile in vista dell’impegno domenicale. L’atmosfera che si respira in casa biancoverde è, nonostante tutto, però positiva, con i lupi convinti di poter fare finalmente il salto di qualità. La fase più difficile del campionato, come anticipato, si può considerare al capolinea, ma se si vuole iniziare a macinare gioco e risultati già contro la Partenope è indispensabile arrivare all’appuntamento al top della forma. Per questo il trainer mercoglianese d’adozione, anche in vista delle prossime più abbordabili gare, sta valutando l’opportunità di inserire una quarta sessione di preparazione settimanale per questo giovedì. La decisione verrà presa stasera quando gli irpini della palla ovale si ritroveranno per la consueta seduta dedicata ai fondamentali.