il dirigente accompagnatore Antonio Mernone
Uno dei veterani del club di Roca: Antonio Mernone

Questa mattina alle ore 11:00, presso il Parco Santo Spirito, mister Caliano ha fatto svolgere un’ ultima seduta di allenamento, provando la formazione che presumibilmente si opporrà al Cus Cosenza, allo stadio IS Unical “Pietro Bucci” di Rende, ovviamente ancora top secret, il giovane mister avellinese, di rientro dal corso di aggiornamento di 2° livello, tenutosi al “F. Compagna” di Benevento, presieduto dai tecnici federali Lorenzo De Vanna, già Presidente del IV Circolo e Crescenzo Vigliotti, non potrà contare su Roberto De Luca, al finger pass serinese, infatti dopo la visita fisioterapistica di ieri, gli è stato “ordinato” un’altra settimana di riposo forzato, lo si spera di recuperare per l’ultima partita del girone di andata, che si disputerà a Catanzaro il 23 dicembre, in quanto domenica prossima è prevista l’ultima sosta del 2012. <br>Non ci saranno neanche Gaita e Antonelli, colpiti da un fastidioso virus influenzale che non gli permetterà di partecipare alla spedizione calabra, anche Del Gaudio, è fuori gioco, così come i già annunciati, Fiore, Pagano e Iandolo. Quindi venti saranno gli uomini, che proveranno ad arrestare la marcia degli universitari cosentini, reduci da quattro vittorie consecutive, drop d’inizio previsto per le 14:30. Piloni: Spiniello, Sellitto e Forino, tallonatori: Console e G.Lombardi, seconde linee: Picariello, Mernone, S.Lombardi, terze: G.De Mattia, C.De Prizio, De Girolamo e A. De Mattia, mediani Urciuoli, Miele e Rauseo, centri, ali ed estremi : Vietri, Caputo, Ruggiero, D’Amelio e Pericolo. Alla fine della seduta, un altra bandiera del club, caro al Presidente Roca, è voluto intervenire per fare il punto della situazione sulla prima squada, ma anche sul Progetto Scuola che lunedì mattina prenderà il via. Trattasi del sempreverde Antonio Mernone, il più “vecchietto”dei lupi, classe 72, ha iniziato a parlare dei cambiamenti alla guida tecnica di quest’estate e dell’atmosfera positiva che si respira nel nuovo Avellino Rugby, made in Irpinia, buttando un ochhio alla gara di domani: “Ne abbiamo fatte di docce fredde da quando, grazie ad un amico, mi avvicinai al rugby e al nostro club. Tra le mille difficoltà che un club di rugby deve sostenere c’è sicuramente quella di schierare il XV che dovrà scendere in campo.Ricordo di molte partite giocate in inferiorità numerica, alcune addirittura in 11 o 12(all’epoca si poteva) e di tante sconfitte,ma sempre conquistando il rispetto dell’avversario. Oggi le cose stanno cambiando fortunatamente, riusciamo a schierare diversi giocatori in tribuna, oltre ai 22 in campo e in panchina.Stiamo dando filo da torcere a tutte le squadre che stiamo affrontando e soprattuto iniziamo a prendere coscienza che possiamo giocharcela con chiunque e che, con il lavoro assiduo ed i nostri sacrifici, presto ci toglieremo tante soddisfazioni.Il merito di tutto ciò è in gran parte da attribuire al lavoro del duo Caliano & Bianco, che hanno saputo dare gli input necessari ai propri atleti affinchè gli stessi frequentassero assiduamente le sessioni di allenamento con voglia di lavorare e soprattutto con la voglia di superare i propri limiti.E’ chiaro che se vuoi essere un buon professore, devi fare in modo di rendere interessante la lezione affinchè i tuoi alunni ti seguino. A parte la stima e l’affetto che mi lega a mister Caliano, un pioniere anche lui del club, mi ha colpito molto la competenza e la profonda conoscenza del rugby di mister Bianco. Sono molto contento della scelta della società di affidarsi a lui, perchè finalmente, dopo la parentesi buia della gestione Fico, abbiamo ripreso l’apprendimento del gioco del rugby partendo dalle basi ed i fondamentali che a suo tempo ci aveva inculcato mister Rea(un signore dentro e fuori dal campo). E’ ancora presto per dire se questo sarà il nostro miglior campionato, ma sicuramente siamo partiti col piede giusto. Ora bisogna continuare su questa strada, e domani già si presenta l’occasione giusta per il prosieguo del nostro campionato .La partita si preannuncia difficile, in quanto affrontiamo la terza in classifica e la terza delle squadre cosentine. Sicuramente avranno avuto modo di avere informazioni sulla nostra squadra e sul nostro gioco. Loro dopo la vittoria esterna di domenica con l’Arechi rugby saranno molto galvanizzati e essendo dotati di un buon pack ci aspetteranno a braccia aperte. Convinti che non andiamo lì a pettinar le bambole, a Cosenza col coltello tra i denti. - Ha quindi proseguito, facendo cenno alle sue condizioni di salute e sul futuro che lo vedrà impegnato nella carriera di allenatore - Per quanto mi riguarda sono a disposizione del mister e se lo riterrà opportuno scenderò anche in campo. Le condizioni del mio ginocchio sono stazionarie. Gioco e mi alleno con una fasciatura e sembra reggere abbastanza bene anche per la preparazione atletica che ad ogni allenamento effettuiamo. Avrei bisogno dell’operazione, ma sinceramente non me la sentivo di sottopormi ad essa perchè alla soglia dei 41 anni, i tempi di recupero si sarebbero dilatati troppo e troppa è ancora in me la voglia di stare in mischia e di togliermi qualche soddisfazione insieme ai miei compagni.Credo di poter dare ancora qualcosa sul campo per la mia squadra, non fosse altro che per qualche consiglio ai nuovi che si avvicinano al nostro meraviglioso sport, ma sono convinto di avere ancora qualche cartuccia buona da sparare prima della fatidica, maledetta ultima partita.Dopodichè mi avvierò alla carriera di allenatore, che per altro ho già iniziato, occupandomi del settore giovanile che abbiamo intenzione di creare ad Avellino ed in provincia e perchè no di creare una squadra Old con tutti i “vecchi” che hanno fatto parte dell’Avellino Rugby. - infine ha concluso, con la notizia che tutti gli appassionati dell’ovale avellinese aspettavano, cioè quello di portare avanti un Progetto Scuola - A proposito di settore giovanile, sono molto contento di vedere che finalmente stiamo partendo con i progetti scuola. Lunedì inizieremo a Manocalzati a proporre l’attività. Stiamo avendo buoni riscontri dalle direttrici e dagl’insegnanti, i quali si dimostrano addirittura entusiasti del progetto.Tutto questo ci fa ben sperare perchè sull’approvazione da parte dei bambini non ci sono dubbi. Gli aspetti ludici e formativi sono i più importanti all’inizio, è chiaro che poi saranno i bambini a scegliere se continuare con il rugby o fare altro.Sono previsti concentramenti, cioè tornei con altre scuole della regione e l’attività culminerà con il torneo nazionale delle scuole che si terrà a Roma nel mese di maggio, Il progetto scuola FIR è il primo, fondamentale step per la costruzione del settore giovanile. Confidiamo molto in tale progetto, perchè ci darà la possibità di avviare e di formare giovani e talentuosi rugbysti irpini di domani”.

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