Sono ripresi gli allenamenti dell’Avellino Rugby, sotto lo sguardo vigile e attento di Carmine Caliano. Alla fine della contesa della scorsa domenica contro la Scuola Rugby, il giovane tecnico avellinese - alla prima esperienza tra i Seniores - aveva manifestato un pò di malcontento per il comportamento di alcuni atleti, che nell’ultimo periodo non stavano contribuendo al 100% alla causa , come la maggioranza della truppa, minacciando di abbandonare la guida della prima squadra al fine di dedicarsi alla crescita dei ragazzini.
I numerosi attestati di stima apparsi sul web da parte di tutto l’equipe e le provvidenziali rassicurazioni del patron Roca, hanno tranquillizzato uno dei protagonisti della storica cavalcata del team biancoverde, che quest’anno con le sette vittorie conquistate su quattordici partite ha disputato la sua migliore stagione, nel suo undicesimo anno di storia e nella sua nona partecipazione ad un torneo di serie C, tutto ciò ha fatto in modo tale che l’ex mediano di mischia è ritornato più carico e determinato che mai, al fine di poter continuare, partecipando a scrivere altre pagini importanti della storia del primo club avellinese cittadino.
Sul terreno ridotto un pantano del Campo Coni, a parte gli infortunati, l’affluenza degli atleti è stata più che buona. Al momento il team irpino, ancora non ha deciso se prenderà parte alla Coppa Campania, avrà tempo fino a lunedì otto aprile prima di sciogliere ogni dubbio, molto importante sarà recuperare qualche acciacato prima di prendere la decisione definitiva. Altro appuntamento nell’agendina della società sarà quello di adempiere all’invito fatto dai militari della base Nato di Pozzuoli, al Carney Park, la data è quella di sabato sei aprile nel primo pomeriggio, anche in questo caso, ancora non si è deciso se partecipare alla gara dal valore amichevole, ma già ad inizio della prossima settimana potrebbe esserci l’attesa fumata bianca.
Clima sereno e molta dedizione al lavoro nel seguire gli esercizi richiesti dal coach irpino (ieri orfano del direttore tecnico Bianco) che poche volte ha dovuto ricorrere all’oramai “immancabile” vasca - il giro di corsa di duecento metri, che serve per così dire a punire tutta la squadra quando, anche un solo elemento non effettua in maniera corretta l’esercizio o la giocata richiesta - poi si è proseguito, nel ripassare le giocate in attacco provate nelle ultime gare ed infine si è lavorato su nuovi schemi apportati sulle touche.
Caliano ha dato appuntamento a domani, sempre in serale, dopodichè passerà alla cassa a riscuotere la scommessa vinta, fatta con tutta la squadra, alla fine del girone di andata. Ovvero, nel girone di ritorno fare più punti di quello di andata, Pericolo&company non ci sono riusciti per soli due punti, infatti 18 quelli effettuati al giro di boa, 16 quelli nel ritorno. Tutto il gruppo, compresi gli infortunati, si ritroveranno quindi dopo la seduta, in un noto ristorante avellinese ad onorare il debito acquisito.
Urla l’Olimpico, canta “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano, in 74mila saltano e ridono e piangono al giro di campo con Andrea Lo Cicero che lascia l’azzurro: l’Italia del rugby ha fatto la storia e batte l’Irlanda 22-15 per il Sei Nazioni più bello di sempre, chiuso con due successi come solo nel 2007, e il quarto posto finale (terzo a pari merito con la Scozia, battuta in serata dalla Francia, ma davanti agli azzurri per il successo nello scontro diretto. Una battaglia campale, con tantissimi errori e un arbitraggio sballato di Barnes che non può nulla di fronte alla voglia pazzesca di Parisse e soci di vincerla, la partita più importante. Di Venditti l’unica meta di giornata, convalidata grazie all’ausilio del TMO, Orquera 5 su 6 (14 punti), Garcia 1 su 2 (3 p.) e per i verdi d’Irlanda Jackson 5 su 6 (15 p.) gli uomini a bersaglio. Zanni eletto uomo del match.
Coraggiosa la prova del sannita Furno, la torre è uscito al 18’ del secondo tempo per dare spazio a Minto. Il trofeo se lo aggiudica per la seconda volta consecutiva il Galles (senza Grande Slam) che si sbarazza dei leoni inglesi - 30-3 - al Millenium di Cardiff. Tre Azzurri in lizza per il titolo di MVP dell’RBS 6 Nazioni 2013: capitan Sergio Parisse, Andrea Masi – unico italiano vincitore, nel 2011, del titolo di miglior giocatore – ed Alessandro Zanni sono i tre atleti della Nazionale che, dopo essere stati eletti man of the match nel corso del Torneo, sono in lizza per lo scettro di migliore giocatore della manifestazione. L’Italia del rugby Femminile viene battuta di misura dall’Irlanda nell’ultimo turno del Torneo delle 6 Nazioni di categoria. A Parabiango, davanti ad oltre 1.200 spettatori (nutrita la rappresentanza irlandese) le azzurre cercano di sovvertire i pronostici della vigilia e mettono in campo una prova maiuscola.
Il giusto premio viene sia dalla nomina di Woman of the match di Manuela Furlan sia dal gioco in attacco offerto negli ultimi dieci minuti dove le ragazze italiane hanno messo in difficoltà la corazzata irlandese cercando la meta della vittoria in più riprese. Finisce 6-3 per l’Irlanda che conquista il Grande Slam avendo battuto tutte le altre nazionali e dominando nei risultati. Rientrava la beneventana Maria Grazia Cioffi, sostituita al 57’ dalla Stefan. (Arom9