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Non riesce l’impresa, alla Miwa Energia Benevento, che vede infrangere il sogno della Promozione in serie A, il team del Presidente Palumbo si deve arrendere alla maggiore forza della Valsugana Rugby Padova che vince 46-3, festeggiando per la prima volta il passaggio alla categoria superiore. Come detto, nell’ultimo comunicato, anche una presenza familiare dell’Avellino Rugby, ha assistito al match, l’avanti montefortese: Giuseppe Forino, da qualche mese trasferitosi nella città di Sant’Antonio, per motivi di lavoro. Dopo l’incontro, su nostra insistenza, gli abbiamo chiesto di raccontarci la gara e di lasciarci le sue impressioni, ci ha voluto accontentare, con un’analisi lucida e veritiera, per quello che è stato poi il verdetto del campo: “E’ stata una partita senza storia, quella che ho avuto modo di vedere, a Padova tra Valsugana Rugby e il Benevento per lo spareggio valido per l’accesso alla serie A: 46-3 per i padroni di casa. Il drop dell’apertura sannita ad inizio partita aveva fatto sperare di vedere una partita combattuta, così come un discreto controllo della mischia chiusa nelle fasi iniziali della gara. Invece il Benevento non è mai stato propositivo, anche perché la pressione dei veneti è a tratti è stata asfissiante. Al 30’ il risultato è sul 18-3, iniziano 10 minuti di fuoco in cui i padroni di casa innescano il turbo, presidiando costantemente i 22 degli avversari, bravi comunque a respingere gli attacchi e ad evitare un passivo ulteriore. Controllo della touche, sviluppo della stessa con maul prorompenti e ottima pressione sui tre quarti sono stati la chiave di volta del primo tempo dei veneti, con gli ospiti di converso molto distratti, in particolare nelle touche e nella trasmissione dell’ovale, e salvato per il rotto della cuffia su altre due occasioni con i locali in area di meta. - ha quindi proseguito, raccontandoci anche della seconda frazione di gioco - Il secondo tempo è ordinaria amministrazione per i padovani, che innestano ancora il turbo contro avversari in via di stanchezza e ripropongono le stesse cose buone del primo tempo, riuscendo inoltre a scalfire l’unica nota meno negativa della giornata beneventana, la mischia chiusa, conquistando una meta tecnica e portandola a subire ulteriormente nell’ultima mezz’ora. Il Benevento è ormai spossato di fisico e di testa; solo nell’ultimo quarto di gioco i tre quarti campani provano a ripartire in velocità, ma sono timide fiammate da trenta metri, con i padovani intenzionati a non subire mete davanti a 2000 supporters - ha quindi concluso, lasciandosi le sue personali considerazioni su quanto è emerso dal terreno di gioco di Altichiaro - Peccato perché all’andata la Miwa aveva dimostrato di potersela giocare. Certamente il Valsugana è stato meno distratto e invasato, tenendo molto alto il ritmo del gioco e mandando subito in palla l’assetto “da pack” beneventano. E’ stata comunque una bella senzazione assistere ad una gara di una squadra che lo scorso anno abbiamo affrontato, in quanto era nel nostro girone, aveva dimostrato di meritare palcoscenici migliori, vincendo infatti gli spareggi per la conquista della B. Sono convinto che il prossimo anno, potrà tranquillamente riprovarci.” . Ci permettiamo di aggiungere; la gara di ieri, comunque non deve sminuire il campionato disputato dai ragazzi di coach Gramazio, che come ricordato da Forino, lo scorso anno di questi tempi, lottavano per l’accesso alla serie superiore. Chiudere al secondo posto, aggiudicandosi la possibilità di accedere ai play off, togliendosi lo sfizio di battere un avversario - domenica scorsa il 22-12 del Pacevecchia - che nel girone di appartenenza aveva vinto venti delle ventidue gare disputate, per il momento può bastare, l’augurio dell’Avellino Rugby, è quello che il prossimo anno, possa essere ancora migliore di questo appena concluso. Ieri, si giocavano anche le due finali della Coppa Campania 2013, come già detto disputate al Francesco Casino di Santa Maria Capua Vetere e non più al Pacevecchia, come la Fir regionale aveva annunciato in precedenza. Ignoriamo le cause di tale decisione, che a quanto pare non è stata ben accettata dalle parti, in particolare quella beneventana. Per la cronaca, nella categoria Under 20, è stato il Rugby Afragola ad alzare il trofeo, battendo l’Alcott Amatori Napoli - 17 -13 il risultato finale con due mete contro uno a favore dei biancorossi di Afragola - Soddisfazione, per l’ex trainer dei lupi: Luigi Rea, che ha visto alzare il trofeo, dal terzogenito Valerio, capitano della squadra, l’unico dei tre figli dell’indimenticato tecnico pomiglianese che ha intrapreso la stessa strada del genitore. La finale Seniores, invece è stata aggiudicata, all’Amatori Torre, che per la seconda volta ha trionfato - la prima nell’edizione 2008-09 - il quale ha battuto i detentori del titolo del IV Circolo Benevento, 28-25 a favore dei corallini che in rimonta hanno prevalso, quattro le mete per i torresi, contro le tre dei sanniti. Con l’assegnazione della Coppa, va così in archivio anche la stagione 2012-13, la migliore disputata dall’Avellino Rugby, che comunque non può dirsi ancora conclusa, tre ancora gli appuntamenti, che terrà impegnata la truppa del Presidente Roca, almeno fino ad i primi di agosto, ovvero, quanto il gruppo rientrerà dalla Svizzera, dove gli irpini soggiorneranno dal 1 al 4 agosto, per ricambiare l’ospitalità data lo scorso anno, ai gemellati dell’Argovia, vale a dire il Rugby Club Wurenlos. Nel frattempo, iniziati gli Sport Days, De Luca&company saranno impegnati sia mercoledì e venerdi a partire dalle 17:30 al Campo Coni, oltre che nel prossimo weekend. Poi ci sarà da organizzare la festa x l’undicennale, aspettando schiarite dal Manganelli/Santo Spirito, come già detto la data utile, sarà quella di sabato 29 giugno, dove la società irpina, conta di organizzare un’amichevole con i militari della Nato, i Lions, già affrontati due volte in questa stagione. Non va ancora in archivio, invece la stagione agonistica per le Nazionali: l’Under 20 è impegnata in Cile per la qualificazione al Mondiale 2014. Battute la Namibia, 33-7, ieri è toccato ai padroni di casa del Cile, 50-6. La partita di mercoledì prossimo contro il Portogallo, ultimo turno della Pool A, diventa una pura formalità per i ragazzi di coach Guidi, primi con dieci punti e dunque irrangiungibili, per cileni e portoghesi, appaiati a quattro punti ma lontani sei lunghezze dagli Azzurrini. Dopo la vittoria del 2010 a Mosca, l’Italia U20 può così puntare a conquistare la rassegna iridata di seconda divisione, che appunto qualificherebbe gli Azzurrin al Mondiale 2014 di prima fascia, con molta probabilità, troveranno sulla propria strada il Canada, apparso nei primi due turni avversario al di sopra delle aspettative. Ieri anche la Nazionale maggiore è sbarcata in Sudafrica, a Durban per l’esattezza, in vista del quadrangolare Castle Lager Series che vedrà impegnati gli Azzurri di Jack Brunel da sabato 8 a sabato 22 giugno. Da oggi sul prato della George Campbell National School, capitan Parisse ed i suoi, inizieranno a lavorare in vista del debutto di sabato prossimo al Kings Park, ore 17:15, diretta Sky Sport, che metterà l’Italia subito di fronte agli Springboks, padroni di casa ed attualmente seconda forza del ranking mondiale. (Arom)

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