L’Avellino Rugby torna tra le mura amiche per l’incontro con il massiccio Arzano Rugby dopo quattro trasferte, l’ultima delle quali vittoriosa. E l’iniezione di fiducia acquisita si avverte subito. I lupi con una partenza tambureggiante riescono infatti a portarsi nel primo quarto d’ora su un sorprendente 8-0 che provano poi a difendere disperatamente, prima di capitolare - alla lunga - sotto il peso della maggiore forza tecnica e fisica degli ospiti, che vincono 8-25. Come anticipato Avellino parte forte e già nei primi cinque minuti riesce a rendersi pericoloso con il giovane Rauseo che non inquadra però i pali su piazzato. E’ il quinto minuto, servono altri due giri di lancette e i biancoverdi vanno in meta. L’azione si sviluppa sulla fascia destra ed ha come protagonista il secondo centro Romano Borriello che prima si incunea fra le maglie avversarie, poi scambia con Pericolo e infine deposita l’ovale per i primi cinque punti della gara. Bella realizzazione la sua: a fine gara la dedicherà alla sua Marianna. Avellino si galvanizza e non molla la presa, anzi al quindicesimo dopo un’insistita manovra allunga grazie a Rauseo che trasforma una punizione e si fa così perdonare per il calcio aggiuntivo poco prima sbagliato: 8-0. Arzano è stordito ma da squadra di carattere riordina le idee e riparte. La gara cambia volto con i lupi costretti a difendere e gli ospiti che iniziano a carburare. Quelli che seguono sono momenti difficili per Avellino che le prova davvero tutte per tenere lontani i minacciosi partenopei. E’ il trentesimo quando Arzano vede premiato il suo forcing. Arriva la meta ed anche la trasformazione: 8-7. E cinque minuti più tardi arriva anche il sorpasso, grazie ai tre punti frutto di una punizione messa a segno. Arzano allunga poi sullo scadere di frazione, nuova realizzazione ma senza bonus, per cui il primo tempo si conclude sull’ 8-15. L’avvio della ripresa fa registrare una timida reazione per i lupi che si riaffacciano nell’area avversaria senza però risultati. La pressione biancoverde dura poco, Arzano prende presto in mano le redini del gioco, deciso a controllare il risultato senza correre troppi rischi. Il match cala di intensità, ci vogliono venti minuti infatti per un nuovo sussulto con la terza meta di Arzano che fissa lo score sull’ 8-20. Dieci minuti più tardi la partita si chiude definitivamente: i blu sfondano sulla destra ed esultano per il rassicurante 8-25 acquisito. Il moto di orgoglio biancoverde, vuoi per stanchezza vuoi per la compattezza dell’egregio pacchetto di mischia ospite, non arriva.

E così la gara si trascina stancamente fino alla fine senza ulteriori emozioni. Ancora una prova positiva per i lupi che recuperano nel giro di undici gare un gap di ben 26 punti agli ospiti, stando al 43-0 con cui si era concluso il match d’andata. Domenica prossima ultima gara di campionato ed ennesimo banco di prova per il XV irpino. Ad ospitare l’incontro ancora una volta Borgo Ferrovia, dove la truppa di mister Rea proverà a battere il forte U.S.R Benevento o quanto meno ad uscire dal campo a testa alta come nella giornata odierna. Intanto proseguono a ritmi serrati le attività relative al settore giovanile. PASSIONE RUGBY - Lunedì scorso più di trecento teen-agers hanno assistito al seminario di presentazione del rugby con grande attenzione. E i risultati, grazie anche all’impegno del responsabile Pierpaolo Ruggiero, si sono visti già venerdì, quando circa una ventina di ragazzi hanno preso parte al primo allenamento dell’under 11/13. Discreto successo anche per le cinque lezioni tenute presso la scuola Masi di Atripalda.

Oggi sugli spalti tra gli ottanta spettatori anche una piccola rappresentanza di rugbisti in erba. Insomma, continuando a lavorare con questa costanza e passione, l’affermazione sul territorio della palla ovale - quella che sembrava fino a poco tempo fa solo un’utopia sarà presto concreta. Anzi, forse il futuro è già realtà.

Di admin

Sono sostanzialmente un creativo visionario, ve l’avevo detto. Mi sono laureato con lode all’Accademia di Belle Arti di Napoli ed ho studiato sotto la guida del regista e scenografo Antonio Capuano. In seguito specializzato presso l’artista Gennaro Vallifuoco con cui nutro profonda stima reciproca. Come ogni uccellino, anche io ho dovuto lasciare il nido ed ho spiccato il volo intraprendendo la mia strada e lavorando per svariati teatri della provincia, curando lavori per le più importanti realtà irpine e ricevendo critiche positive, mai soldi… Negli ultimi anni ho riscoperto la passione per la fotografia, amano definirmi “dito svelto”, la cosa non mi dispiace.

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